Non preoccuparti, Charles, delle canzoni buche,
un giorno o l'altro arriva quella buona.
Non preoccuparti se s'affacciano le rughe
o se non hai studiato alla Sorbona.
Non preoccuparti mai dell'ultimo arrivato,
anche se è un altro poi che t'ha fregato,
ma compra un po' di vino,
suona fino al mattino e, se resisti, forse ce la fai.
Non preoccuparti, Charles, che anch'io non me la prendo,
anche se scrivo ormai da quindici anni,
non è importante, sai, se poi non vendo,
e in qualche modo mi sistemo i panni.
E all'ultimo arrivato do buona fortuna,
in fondo è solo uno che c'ha provato.
Mi compro un po' di vino,
suono fino al mattino e, se resisto, forse ce la fò.
Pensa piuttosto a quello che lasci per strada,
vendendo agli altri il fegato e il cervello.
Pensa piuttosto che, per male che ti vada,
trovi sempre qualcosa di più bello.
Telefona a qualcuno, prova sulla luna
e, se risponde, portatela a casa.
Poi compra un po' di vino, falle la serenata,
e, se ci riesci, fate una scopata.
Mio vecchio Charles, non preoccuparti mai di niente,
pensa soltanto a far canzoni buone
e, se per strada lasci qualche dente,
andrà a far compagnia a tante persone.
Non preoccuparti mai dell'ultimo arrivato,
anche se è un altro poi che ci ha fregato.
Compriamo un po' di vino e stiamo qui a suonare,
che cazzo ci sarà da conquistare!